CHIESA DI CRISTO RE - Venezia

I marmi a Venezia hanno un’importanza notevole: rivestono palazzi e chiese con sfumature straordinarie! Solo due esempi: l’esterno della chiesa di S. Maria Nova e l’interno della basilica di San Marco, nella quale i marmi che rivestono le pareti sembrano tappezzerie. Una vera meraviglia!

Anche la nostra chiesa ne ha diversi, alcuni davvero interessanti…

Il travertino (in verità non è propriamente marmo) riveste le colonne della navata centrale e le pareti laterali.

“Il cipollino della cornice ai piedi delle tribune”: marmo usato dai greci prima e poi dai romani per colonne ed elementi architettonici di pregio.

“Le grate (delle tribune) in botticino”: è un marmo elegante e conosciuto per la sua resistenza.

E poi quella che secondo me è una descrizione molto bella e in sintonia con l’ambiente lagunare: “Il pavimento sembra una distesa d’acqua tersa, che increspa profonda sul portoro dei gradini del presbiterio e scherza, come onda rifrangente, nel ricamo della balaustra”.  (da Sorgente di vita, n speciale per dedicazione della chiesa, 04/04/1952). I banchi un po’ nascondono questo bellissimo effetto, ma basta affinare lo sguardo, riascoltare la spiegazione e…

Il marmo Portoro, o di Portovenere, è una pregiata varietà di marmo italiana proveniente dal suggestivo Golfo dei Poeti, nella provincia ligure di La Spezia, ed è uno dei più belli tra i marmi policromi. Questa pregiata pietra italiana vanta un colore nero intenso e brillante con venature dorate che vanno dal giallo puro al color miele. La particolarità del suo aspetto lo rende un marmo unico, insostituibile come materiale ornamentale. Non esiste al mondo una pietra simile, altrettanto caratteristica e così lussuosa e sofisticata: il Portoro è una vera e propria opera d’arte della natura, davanti alla quale è impossibile non incantarsi.

Resistenza/resilienza, bellezza, versatilità di impiego… Virtù del marmo che possiamo imparare anche noi.

Il marmo, infine, è simbolo di gloria, splendore, ricchezza: le nostre sorelle di allora erano certamente “ricche” di amore per Gesù, per la missione ma, nonostante le ristrettezze economiche, hanno voluto rendere bella la chiesa. Non possiamo che essere loro grate!