CHIESA DI CRISTO RE - Venezia - Casa madre

Il nostro tour comincia dalle “fondamenta”: le 12 croci di consacrazione. Vediamo più da vicino il loro significato…

Fin dall’inizio dell’annuncio cristiano, prima ancora di costruire chiese e cattedrali, la comunità dei discepoli ha visto se stessa come un edificio armonicamente unito. Nei Vangeli troviamo che la Chiesa è casa edificata sulla roccia. Cristo è la pietra d’angolo. Pietro è stato chiamato ad essere la prima pietra e noi credenti siamo pietre vive : “Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale” (1Pt 2,2-4).

Questa immagine ha ispirato lungo i secoli il modo di concepire e progettare le chiese. Il rito di consacrazione di una chiesa consiste nell’unzione dell’altare e dei muri con acqua, olio e incenso, che sono i segni del battesimo, della cresima e dell’adorazione. Memoria visibile dell’unzione sono le “croci di consacrazione”, il più delle volte di forma circolare, che troviamo collocate sui muri, di materiale durevole (le nostre sono di marmo), talvolta dipinte. Indicano dove il vescovo ha tracciato una croce con l’olio santo. Nel loro insieme, marcano lo spazio consacrato, lo spazio dedicato interamente e per sempre al culto cristiano.

Le croci sono dodici come gli apostoli, testimoni di Cristo e quindi le vere e originarie colonne del tempio. Solitamente sono così disposte: due all’ingresso, due nel presbiterio, le restanti nella navata (da noi sono disposte proprio così). Quando si entra in chiesa, ci si trova quindi dentro uno spazio delimitato da quelle piccole croci. Ricordano che quello spazio racchiuso è stato unto dal crisma, attestano che lì è avvenuto un conferimento di perfezione. Che è come dire che quello spazio è dedicato ad accogliere ciò che è incontenibile.

Questo è solo qualche spunto, una spiegazione estremamente sintetica ma, spero, sufficiente per suscitare la curiosità di guardarsi attorno quando entriamo nella chiesa che frequentiamo spesso e che magari non ci stupisce/incuriosisce più di tanto.

Nella prossima puntata vedremo qualche nota storica della nostra chiesa.