NEWS dalla Guinea Bissau

La pesca di beneficenza, fatta il 29/05/23 in occasione della festa del santuario S. Maria delle Grazie - Preganziol (TV), aveva come obiettivo quest'anno la raccolta fondi per la giovane Maimuna di cui raccontiamo la storia.

Ringraziamo per la grande e calorosa partecipazione.

La storia di MAIMUNA TURE’

Quando si parla di povertà si pensa subito alla mancanza di cibo, medicine, salute, casa… Ma ci sono anche altri tipi di povertà che incidono nella vita delle persone, che aggravano le situazioni e spesso non mostrano via d’uscita: l’analfabetismo, la violenza sulle donne e bambini con conseguenza l’abbandono e l’incapacità di saper organizzare il vivere di ogni giorno; alcune tradizioni etniche che impediscono lo sviluppo; l’idea che la donna deve servire incondizionatamente l’uomo, non ha diritto alla parola e non vale niente. Non dimentichiamo l’arroganza, le situazioni di sfruttamento e inganno a livello sociale.

Alla fin fine, qui in Guinea Bissau, la donna, pur non contando nulla, è il perno, il sostegno della famiglia: affronta una lotta quotidiana per per il cibo, la scuola dei figli…

La giovane MAIMUNA TURE’ vive in questa realtà: orfana di papà, madre analfabeta con cinque figlie e un nipotino in casa, incapace di incontrare via d’uscita per sollevarsi da una estrema povertà. Maimuna , circa tre anni  mezzo fa, frequentava la scuola quando cominciò un forte dolore alla testa. La mamma, aiutata dalle suore, l’ha portata a una visita oculistica: sembrava un buon medico, ma il dolore non passava nonostante le gocce e gli occhiali. La ragazza peggiorò sempre arrivando a non vedere. Ha lasciato la scuola. Il medico ha scritto la necessità di una consulta all’estero ma la mamma, preso il foglio, lo ha messo da parte senza rendersi conto. Un giorno, passati circa due mesi, Clara, sorella di Maimuna, ha visto il foglio, ha letto e ha detto alla mamma che parlava di Maimuna.

Sono venute alla missione a chiedere aiuto. Una difficoltà enorme perché la mamma intendesse che non era possibile andare  all’estero, inoltre non si capiva bene il verdetto del medico.

Sapendo che a Cumura c’è una Clinica specializzata di olfatmologia con medici specializzati in Portogallo e alcuni vengono ogni mese per le operazioni, abbiamo deciso in fraternità di fare una visita specialistica.

Siamo andate e abbiamo mostrato il referto del primo medico. Lo specialista, ex ministro della salute della Guinea Bissau, formato e specializzato in Portogallo, si è preoccupato alquanto alla lettura del referto e soprattutto leggendo il nome del “medico”: in realtà non era medico! (Altra forma di sopruso: approfittare dell’ignoranza delle persone).

Maimuna è stata sottoposta a una visita molto accurata, sotto tutti gli aspetti, e si è visto che il grave problema che l’ha portata alla cecità quasi totale è la pressione oculare molto alta. L’occhio sinistro perso completamente, il destro vede un’ombra fino al crepuscolo, poi niente. Abbiamo cominciato una cura di pastiglie e gocce per abbassare la pressione oculare; il costo delle medicine è esorbitante.

Dopo circa due mesi, la pressione si abbassò e si stabilizzò abbastanza; ci fu fatta una proposta: o mettere le gocce per tutta la vita o fare un’operazione.

La famiglia di Maimuna è indigente, come potrebbe sopportare una spesa di circa 95 euro (60.000 fcfa) ogni settimana per le gocce quando non ha i 23.000 fcfa per comprare un sacco di riso? Ma neanche la missione può assumersi l’onere completo. Quindi, valutando la situazione abbiamo deciso per l’operazione.

Sappiamo di cuori generosi e questo ci ha incoraggiato per chiedere.

Maiumuna è stata sottoposta all’operazione, un occhio alla volta. Il tutto è bene. Ci sono ancora controlli per assicurarsi che tutto proceda nel miglior modo. Oltre all’operazione e al costo delle medicine, è da considerare anche la spesa del trasporto: circa 40 km andata e ritorno dalla casa a Cumura e sempre per due persone perché Maimuna non può andare da sola, deve essere accompagnata.

Nel frattempo ci siamo interessate per la scuola. Qui in Guinea c’è la scuola per ciechi, “Bengala branca” ( bastone bianco): fortunatamente è gratuita e ci sono due bus che vanno a prendere gli alunni ciechi nei vari quartieri di Bissau. Con la mamma e Clara siamo andate alla scuola per le varie informazioni. Nel prossimo mese di agosto faranno l’iscrizione. Il primo periodo serve per apprendere la scrittura Braille; dopo valuteranno a che punto è l’apprendimento di Maimuna, e quindi sarà inserita nella classe più adeguata.

Speriamo il meglio per questa giovane.

Ringraziamo di cuore quanti ci aiutano

in questi servizi di carità ai nostri fratelli.

Il Signore vi ricompensi e doni salute, serenità e pace alle vostre famiglie.

Con stima e gratitudine

Le suore Francescane di Cristo Re di Brà

Sr. Rina e sr. Maria Pia