GIARDINO LAUDATO SI'

Oggi è la festa delle Stimmate di San Francesco, occasione per ammirare la bella statua dello scultore Remigio Barbaro che abbiamo in giardino e leggere qualcosa su questo evento stra-ordinario vissuto da Francesco al termine della sua vita, quando tutto parlava di fallimento (aveva appena rinunciato alla guida dell'Ordine, la difficoltà nel redigere la Regola...).
Così ho ripreso in mano il libro di Ernesto Balducci "Francesco d'Assisi", da cui traggo i seguenti brani...
"Francesco [...] è lo specchio di Cristo e lo specchio dell'uomo [...]. Oggi l'uomo sa che non ci sarà salvezza fino a che i minori, i lebbrosi della terra, non siederanno nel convivio comune, fratelli tra fratelli [...].
Oggi la chiesa [...] ha il compito di essere una chiesa conviviale, dove la qualifica di fraternità ha la meglio su ogni altra distinzione [...] dovrà essere una pacifica galassia di innumerevoli fraternità. [...]
Ogni l'uomo sa che è finita per sempre la civiltà alla cui base era la contrapposizione fra fedele e infedele, tra amico e nemico. [..]
Oggi l'uomo sa che, esposta ormai al rischio della catastrofe estrema, la biosfera non è lo spazio del suo dominio, è l'organismo dentro cui pulsa la sua vita spirituale. L'amore per l'acqua, il fuoco, il sole, la luna, le piante e gli animali è una condizione del suo amore per se stesso: se egli è il padrone a cui tutte le creature devono obbedire, è anche il servo che deve obbedire a tutte le creature".
Questo è il Vangelo che ha amato e vissuto San Francesco, il fratello universale, divenuto l'Alter Christus con le Stimmate.
Questo è anche il sogno della Laudato sì e Fratelli tutti di papa Francesco.
 
A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco.