Grazie sr. Maria Concetta

Irma Giovanna Focaccia - suor M. Concetta di Gesù Bambino – nasce a Resana (TV) il 27 dicembre 1933 da Gino e Rina Conte ed è battezzata l’ultimo giorno dell’anno. Entra in Araldinato a Padova il 10 ottobre 1945 e inizia il postulato il 1° ottobre 1951.Veste l’abito religioso il 15 dicembre 1951 e, dopo due anni di noviziato, emette la professione religiosa il 16 dicembre 1953 e quella perpetua il 21 dicembre 1956.Conseguito a Napoli il diploma di abilitazione per la scuola elementare e a Roma quello di abilitazione ortofrenica, comincia a insegnare in diverse scuole elementari dell’Istituto: Roma Casetta Mattei, Celano (AQ), Faenza (RA), S. Maria delle Grazie (TV). Conclusa l’esperienza di insegnante, nel 1992 è destinata con varie mansioni alle comunità di Pralongo di Forno di Zoldo (BL), Venezia Casa Madre e nel 2007 a Fossalta di Portogruaro (VE), quindi nel 2013 a Prato in Toscana. I suoi grandi amori sono stati: Gesù Eucaristia, adorato in prolungata preghiera, la Madre di Dio, gli Angeli:… Le piaceva raccogliere ed evidenziare immagini, testi, preghiere in quaderni tematici, fin quando ha potuto.
Nel 2014 riceve l’obbedienza di venire a Tarzo e vive i suoi ultimi anni in Casa di Riposo “Villa Bianca” sempre serena e abbandonata al Signore, accettando la sordità e la quasi cecità. Finché può, ha una cura speciale per le piante: silenziosa, com’era per natura, con il grembiule, la brocca ed il secchio, a piccoli passi, passa di gradino in gradino a dare l’acqua, a togliere le foglie secche… Negli ultimi tre anni, pur nell’impossibilità di esprimersi a parole, accoglie tutti a braccia spalancate e con un grande sorriso, più grande della sua minuta persona. La sua vita continua ad essere serena accettazione e silenziosa offerta, nella semplicità francescana che l’ha sempre contraddistinta, in comunione con le consorelle, con le famiglie del fratello Renzo, della sorella Zita e con tutti i nipoti che vivono in Canada. Rientrata dall’ospedale di Conegliano dov’era stata ricoverata per un grave scompenso cardiaco, è andata serenamente incontro allo Sposo il 16 giugno 2021. La sua salma riposerà nel cimitero di Tarzo.
Racconta così la sua vocazione: “Leggendo fin da piccola la vita dei missionari d’Africa, presso tribù povere con mentalità e tradizioni disumane, ho sentito impellente la voce di Gesù che mi chiamava a donare la mia vita in Africa, per far conoscere il Vangelo di Gesù, che ama e rispetta ogni persona. Siccome ero convinta che si dovesse studiare, ecco che ho voluto entrare in Araldinato a Padova, all’età di 12 anni, per realizzare questo sogno. Cresciuta, capii che i progetti del Signore erano ben diversi dai miei e pian piano accettai la sua paterna volontà, convinta che missionario è ogni membro della Chiesa in qualsiasi attività, situazione e posto viva.
I valori che hanno animato la mia vita sono stati anzitutto l’Amore del Signore per me e poi l’amore mio verso il prossimo, perché ogni persona, soprattutto i bambini orfani o abbandonati, avevano bisogno di cure materne; se avessi avuto una famiglia tutta mia, non potevo dedicare 24 ore su 24 per gli altri.
Man mano che il Signore mi faceva ‘gustare’ attraverso mille vie anche dolorose e difficili, il suo Amore Misericordioso verso tutti, mi dava la voglia di vivere “con Lui, per Lui, in Lui”, nella donazione al prossimo, sempre preceduta e seguita dalla preghiera, perché ogni persona fa parte della famiglia di Dio.
Vorrei dire ‘grazie’ al Signore, anzitutto a tutto il Cielo, specie alla Madonna e al mio Angelo custode, poi a mia mamma, alla Congregazione delle Suore Francescane di Cristo Re che mi ha dato una solida formazione culturale e spirituale, a tutte le persone che, con la preghiera ed il loro esempio mi hanno aiutato ad essere fedele alla mia Consacrazione al Signore. Gesù Eucaristia è stato il tutto della mia vita quotidiana, soprattutto attraverso la S. Messa e i Sacramenti e nelle varie attività affidatemi dai miei superiori. La mia preghiera particolare è stata ed è: «Tutto per Te, mio Dio, mio Bene immenso, quanto faccio, quanto dico, quanto penso, tutto per Te, mio Dio, mio Bene immenso.» E per il prossimo: «Cuor di Gesù Tu sai, Cuor di Gesù Tu puoi, Cuor di Gesù, Tu vedi, Cuor di Gesù, provvedi». Siccome i ‘momenti difficili’ non mancano nella vita religiosa, come non mancano in ogni famiglia, così prego con Francesco: «Qui è perfetta letizia!»
La lettura della vita dei Santi è stata la ‘molla’ per farmi vivere con serena tenacia qualsiasi situazione della mia vita; anche l’essere stata 35 anni con migliaia di bambini e ragazzi e le loro famiglie nella scuola, negli orfanatrofi. Ora tutti porto nel cuore e ogni giorno presento al Signore nella mia preghiera, perché vivano secondo il Vangelo come è stato loro insegnato.”
Ci lascia come testamento un decalogo dell’Amore, trascritto come programma e suo stile di vita:
Amare significa:
- Accettare con infinita pazienza.
- Tacere con infinita fiducia.
- Sorridere con infinito coraggio.
- Ricevere amarezze con infinito silenzio.
- Impegnarsi nel proprio dovere con infinita serietà.
- Amare il prossimo con infinita tenerezza.
- Attendere con infinita letizia.
- Donarsi con infinita speranza.
- Pregare con infinita confidenza.
- Gioire con infinito desiderio del cuore bramoso di amare infinitamente Dio e l’Umanità.
(Mons. Luigi Bosco)